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Erano le cinque del pomeriggio a Besaid e Mandy a quell'ora doveva far fare una passeggiata pomeridiana o serale ai suoi tre cagnolini.
Prese le pettorine e le mise sui cuccioli, poi attaccò il gunzagli a tre sulle loro pettorine, chiuse la porta di casa e si diresse verso il bosco, dove li avrebbe fatti camminare per due orette.
Osservò il sole che sembrava quasi uno schizzo di vernice colorata di arancione, giallo e rosso. Appena vide una panchina si sedette e tolse il guinzaglio ad ognuno dei suoi tre cagnolini e li lasciò correre liberi, così che potessero muovere le loro gambe. Mandy si sdraiò e allargò le braccia agli angoli della panchina.
Il cielo sembrava prendere fuoco, grazie ai suoi colori accesi e luminosi.
"Fred, Lily, Molly, non andate troppo lontano!" disse Mandy, prendendo poi io fischietto e usandolo.
I cagnolini arrivarono subito, così Mandy prese le ciotole e le riempì per ciascun cucciolo.
"Su mangiate...siete ancora piccoli per andare verso il fiume, appena sarete un po' più grandi vi porterò a giocare vicino all'acqua, okay?" parlò con dolcezza Mandy verso i tre cagnolini che bevevano l'acqua fresca.
Poi, prese un libro abbastanza spesso, amava la lettura, nonostante non lo dicesse a molti.
Prese il segnalibro e continuò la lettura.
"E proprio in quel momento che si rese conto che ciò che pensava fosse reale non lo era, perciò cercò una via d'uscita da quel mistero..."
Mandy lesse le parole del libro ad alta voce e continuò a leggere finchè non passò un'ora e si ricordò della seconda passeggiata da far fare ai cagnolini, perciò si alzò, li chiamò col fischietto e iniziò il secondo giro.
Iniziava a fare freddo, quasi volò via il suo cappello, quindi Mandy si mise una giacca viola scuro, sopra alla maglietta blu che portava, poi si legò anche il foulard azzurro al collo, per non prendersi un raffreddore.
Ad un certo punto del sentiero, Lily iniziò ad abbaiare, Mandy si girò per controllare la zona, ma no capì il perchè di quell'abbaio. Così continuò a camminare.
"Oh, Lily, spero che tu non inizi ad abbaiare così a caso!" rimproverò Mandy, ma non riuscì resistere allo sguardo innocente e confuso della volpina, così le accarezzò la testa, bianca e pelosa.
Anche gli altri cuccioli ricevettero delle coccole sulla testa, poi continuarono a camminare per il bosco.
Poi Mandy si rese conto di una cosa: la strada era diversa dal solito. Ovviamente si erano persi.
"Oh, cavolo, ti prego, dimmi che non è successo, perchè ho sbagliato strada."
Ok, calma Mandy, devi solamente guardare il nord, sì, guarda il nord."
La ragazza si direggette verso nord e cercò di trovare delle persone a cui chiedere dove si trovasse e come tornare a Besaid.
"Ehi, c'è qualcuno disposto a dirmi dove andare?! urlò Mandy verso un albero, che poveretto, non ne sapeva nulla.
I cagnolini, mentre la ragazza stava impazzendo, corsero via, e dopo una "lite" con l'albero, Mandy si rese conto che erano scappati.
"Dananzione, li ho lasciati scappare!"
Mandy iniziò a correre per il bosco a cercarli, aumentando la probabilità di perdersi ancora di più.
"FREEEEED! LILY! MOLLY! Dove siete?!" urlò la ragazza, ma la risposta fu il silenzio che la circondava.
Quasi pianse, per quel giorno di sfortuna. Non avrebbe perso i suoi migliori amici. Né ora, né mai.
Mandy, in stato di preoccupazione, si arrampicò sul tronco di un albero, per controllare se c'erano cani, code o teste. Ma vide solo un uomo.
"Signore! Ha visto dei cagnolini?! Sono solamente tre!" chiese da lontano, speranzosa che l'uomo la potesse sentire e darle una risposta.Attached Image
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