🥰✨Besaid in Love: Prom 2020!✨🥰

~MWAH MWAH SMOOCH 2K20~

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    Sam ❤ Adam - part 2

    Da poco rientrati nella palestra dopo aver preso un po' d'aria, Adam e Sam vennero immediatamente colti dalla febbre del sabato sera, impazienti di bailar in pista assiema ad Ivar e Fae - che dopo già 10 minuti di assenza avevano ripulito il buffet e corretto il punch. Lasciando il migliore amico all'immancabile duetto con Sam ora che suonava la indimenticabile sigla di Duloc (almeno, così sembrava), Adam colse la mano di Fae nella propria, ben felice di poter dedicare un ballo a lei che era la sua migliore amica ed il suo faro nel buio. Tante cose avevano condiviso insieme, e tra immense gioie e laceranti dolori, erano ancora lì, in piedi ed insieme. Finalmente tu ed Ivar.. Quanto ho aspettato! Commentò Adam, lasciando che Fae compiesse una giravolta, prima di riprenderla in un abbraccio e continuare a ballare con lei. Era così felice di poter vedere i suoi compagni di vita così uniti ed innamorati, ed era più che certo che sia l'uno che l'altra si sarebbero amati con una energia e sincerità tale da rendere la loro relazione duratura e felice. Vi dovevate solo ritrovare. Commentò lui ora più vicino, piantando un bacio sulla fronte dell'amica, veramente gioioso nel poterla vedere finalmente felice. Con Fae si era costruito nel tempo un legame così viscerale, che era diventato imprescindibile nella vita di Adam, fondamentale come se fossero legati sin dalla nascita, come fratelli, indefinibili eppure uniti per la vita. Ti voglio bene, Fae. Nel sorridere alla dolce Fae, il guardiacaccia le lasciò una carezza contro la schiena, prima di affidarla alle braccia di Sam, e prendere invece Ivar nelle proprie. Toh! Ti salvo sempre dalle cadute eh? Ridacchiò Adam, avendo afferrato l'amico in tempo prima che capitombolasse contro il parquet, esattamente com'era successo tante e tante volte nel bosco ivar e i burroni. La musica si era fatta più mlmlmlosa, un tango argentino che Iago levate, che portò Adam a far fare una piroetta ad Ivar, la sua Roxanne, mentre quasi si piegava in due dalle risate, non brillando nè lui, nè il migliore amico, di particolari doti atletiche nel ballo. Non c'era momento, con Ivar, che non fosse gradevole, significativo, degno di essere ricordato. Dal loro primo incontro, Adam non si era mai scordato di quanto prezioso Ivar era stato e sarebbe sempre stato per lui, una presenza costante e inestimabile dalla quale non si sarebbe mai e poi mai allontanato. Ne avevano passate tante, ed insieme, erano cresciuti e maturati sino a diventare le persone che erano in quel momento, uomini felici e con alle spalle un'amicizia profonda e duratura. L'affetto di Adam nei confronti di Ivar, infatti, non poteva essere quantificato; confidava in lui per qualsiasi cosa, e sarebbe stato a sua volta un pilastro ogni qualvolta il migliore amico ne avesse avuto bisogno. Dopo un veloce casquet, Adam riportò su Ivar per poi fermarsi di scatto. D'un tratto, la musica cambiò, a favore di un lento che entrambi conoscevano benissimo. And I had the time of my life.. Adam spalancò gli occhi, ed offrendo una mano ad Ivar, l'invitò ad afferrarla mentre cantava la canzone. And I never felt like this before- Lasciando che il migliore amico completasse la frase, Adam si avvicinò a lui, puntandogli l’indice contro il petto. Nessuno può mettere Ivar in un angolo! Facciamo l'angelo! Lo incoraggiò con entusiasmo, e ricevendo una risposta positiva, Adam fece volare un altro paio di vecchiette per farsi spazio e lasciare che Ivar gli corresse incontro, prendendolo dai fianchi per poi sollevarlo, forse un po' troppo veemente. In un lamento, Ivar si sbilanciò in avanti data la presa a tremila di Adam, e cadendogli addosso, finirono entrambi per terra a pelle di leone. Nonostante la botta, Adam non riusciva a smettere di ridere, lasciando una affettuosa pacca sulla schiena di Ivar e percorrendolo con lo sguardo per assicurarsi che stesse bene - insomma, ordinaria amministrazione. Tutto bene? Domandò senza riuscire a smettere di ridere, concedendosi qualche secondo ancora per terra prima di alzarsi ed aiutare Ivar a fare altrettanto, raggiungendolo presto in un abbraccio. Scusa!! Finiamo sempre per farci del male- Bofonchiò lui ridendo, prima di separarsi dall'amico e sorridergli. Però non so proprio come farei senza di te, Ivar. Ivam forever ragaaAAA. Pronunciando quelle parole con estrema sincerità e tenerezza, Adam si avvicinò nuovamente ad Ivar per abbracciarlo, convinto in cuor proprio di avere al proprio fianco un amico il cui affetto sarebbe stato per sempre indissolubile.
    Dopo aver lasciato Ivar tra le braccia della sua innamorata ed aver goduto di una breve pausa per riprendersi dalla presa infernale di Dirty Dancing, Adam tornò a cingere il corpo di Sam, entusiasta di poterla avvolgere nuovamente in un abbraccio. Le iridi scure ritrovarono quelle celesti della ragazza, e nell'intrecciare lo sguardo con quello della compagna ancora una volta, Adam non potè che avvertire una sensazione di calma profonda pervaderlo. Di colpo non gli interessava più di essere in un posto gremito di persone, di essere all'aperto tra sguardi estranei, poichè era al sicuro, tra le braccia della donna che amava e che gli aveva donato pace dal primo momento in cui si erano toccati. La strinse quindi a sè, placidamente ma saldamente, ondeggiando con lei e sorreggendola nei movimenti vagamente più ebbri e dolcissimi che il suo corpo compiva battito dopo battito. I tumulti e le tempeste del passato sembrarono svaniti nel nulla, rimpiazzati da una pace che non anticipava alcuna guerra, ma che occupava il suo spazio con fierezza, piegando ogni turbamento alla sua forza quieta e inarrestabile. Proprio come l'elemento che lei controllava, Sam era aria, entrata nella vita del guardiacaccia con la leggerezza di una brezza estiva, necessaria per i suoi giorni e tanto fredda e sferzante da liberarlo. Solo respirandola a pieni polmoni, Adam avrebbe potuto sentire la vita pervaderlo davvero. Proprio con la sua potenza e la sua delicatezza, Sam dal cielo si era intrecciata alle radici di Adam, ferme nella terra, ed insieme avevano imparato non a dipendere l'uno dall'altra, ma a regalarsi a vicenda ulteriore forza da impiegare nelle loro vite individuali e nel loro percorso insieme. Nessuno dei due completava l'altro, ma entrambi nella loro interezza si incastravano sino a creare il più bello dei paesaggi, nella ferma quiete di Adam tanto quanto nella poderosa grazia di Sam. Il suo dolce sorriso venne prontamente ricambiato da Adam, che perso nella più completa felicità teneva ad esprimere tutta la sua gioia all'innamorata, nel farle capire di essere l'artefice di quell'energia elettrica e positiva che scorreva in lui in quei momenti. -Sai, quando abbiamo parlato del ballo non pensavo che tutto sarebbe stato così perfetto. - Annuendo leggermente senza interrompere il contatto visivo con Sam, Adam le dimostrò di star seguendo attentamente il suo discorso, in cuor proprio invece molto sicuro della riuscita di quel ballo, proprio per via della compagnia della ragazza. Era così felice di poter condividere qualsiasi esperienza con lei che era così amorevole ed onesta da infondergli sempre una spensierata sicurezza. -Forse avevi ragione, forse non sbaglieremo affatto. - Sollevando la piccola mano di Sam, ora nascosta nella propria, Adam fece in modo di posarvi contro le labbra schiudendole contro il palmo in un tenero bacio. Non credo che potranno esserci errori, ora che il tempo mi ha confermato che sei tu, la persona giusta per me. Come avrebbero potuto esserci errori con Sam? Gli ostacoli e le incomprensioni si sarebbero presentati inevitabilmente nella vita quotidiana, ma sarebbe stato impossibile esserne sopraffatti; proprio nell'essersi scelti, Adam e Sam non avevano sbagliato, ed i frutti di quella decisione sarebbero cresciuti floridi e dolci nelle esistenze di entrambi. Di questo il guardiacaccia era pienamente sicuro, e non ne aveva dubitato da quando era uscito dalla sua zona di comfort dichiarandosi a Sam per poi rincontrarla e lasciar sbocciare il loro amore.
    Quando lei si era allontanata per avviare un periodo di distacco, Adam comprendeva bene la sua risposta e le sue ragioni, vedendo nella paura una reazione più che lecita ad un avvicinamento che richiedeva vulnerabilità, molto difficile da mostrare ad altri. Fred non aveva amato Sam nel modo giusto, procurandole ferite che avevano lasciato il segno su di lei, ed Adam non avrebbe mai voluto affrettare i suoi tempi, nè tantomeno inferirgliene di nuove. Ora era arrivato il momento di guarire, di riprendere ad essere felici, di lasciarsi indietro il dolore di un cuore spezzato per sentir battere quello stesso muscolo di vivo amore. La paura sembrava non esserci più, nelle braccia che stringevano vicendevolmente i corpi dell'uno e dell'altra, e tra le labbra che si incontravano in dolci baci. Attirando le membra minute di Sam alle proprie con il desiderio di non lasciarla andare, Adam si ricongiunse a lei schiudendo le labbra contro le sue, seguendo ogni suo più minimo movimento senza alcuno sforzo, in una rincorsa tenera ma non per questo meno intensa ed appassionata. Le braccia si strinsero attorno ai suoi fianchi e una mano calda e ampia si aprì proprio contro la schiena della ragazza, pressandola gentilmente contro di sè in modo da sentirla ancora più vicina, persi l'uno nell'altra in quei gesti amorosi. Il petto di Adam allora prese a vibrare in una sommessa e deliziata risata ai morsetti che Sam gli riservava, riprendendo le sue labbra ancora e ancora, prima di recuperare un po’ di fiato e posare la tempia contro la sua, solo per lasciarvi un ulteriore bacio e scivolare insieme a lei in un silenzio splendidamente comodo ed avvolgente. Passo dopo passo, Adam aveva notato la allegra instabilità che aveva colto la sua dolce compagna, e non slacciò la presa sulla sua vita per offrirle un saldo supporto sin da quanto si erano uniti in un abbraccio per ballare insieme, ignaro di tutto ciò che accadeva intorno a loro ora che la sua attenzione era fagocitata solo ed esclusivamente dalle iridi cerulee e gentili di Sam. -Credo di aver bevuto un po’ troppo, ti va se usciamo un po’? - Ricambiando il sorriso appena rivoltogli, Adam si chinò per lasciare un bacio sulla guancia e poi sul collo dell'amata, annuendo leggermente in risposta alla sua domanda. Certo, andiamo. Lasciando scivolare con morbidezza quelle due parole dalle labbra, il guardiacaccia non accennò nel lasciar andare le membra della compagna, accompagnandola tranquillamente verso l'esterno. -Andiamo a prenderci la nostra corona da soli. - Adam non tardò nel ricambiare il bacio che gli era stato regalato posandone uno sulle labbra di Sam, ed una volta usciti dalla palestra, si ritrovarono immersi nel paesaggio notturno, illuminato solo da piccole luci, dalla luna e dalle stelle. L'oscurità non gli dispiaceva per nulla, se si trovava insieme a Sam; aveva bisogno di lei allo stesso modo, attraversavano insieme la stessa lunghezza d'onda, e nulla con lei sembrava essere uno sforzo, neanche qualcosa di più lontano da Adam come un evento sociale come il prom. Era tutto naturale, desiderato, condiviso volentieri se c'era lei.
    La leggera aria fredda e pungente solleticava la pelle di entrambi, ora fuori dalla palestra, ed Adam si soffermò ad osservare Sam con un sorriso sulle labbra e le iridi scure brillanti d'amore. La sua prima relazione, per quanto intensa, non gli aveva permesso di accedere a se stesso così in profondità, in modo così perfettamente complementare alla propria indole. Armonia perfetta, era questo che la compagnia di Samantha gli donava ogni giorno, e di questo il guardiacaccia non poteva che essere infinitamente grato. Non si era dato scadenze, non si era pressato con della inutile fretta, ma era certo che avrebbe capito quando l'amore della sua vita l'avrebbe trovato, e Sam si era presentata nella sua vita in tutta la sua splendente luce, calda e radiosa, pronta ad illuminare ogni singolo angolo d'ombra nel cuore di Adam, finalmente libero di battere selvaggio e vigoroso insieme a quello di lei. Ridendo assieme a lei, il ragazzo sollevò un braccio per permetterle di fare una piccola giravolta, e seguendola, la raggiunse vicino e poi accomodandosi sulla panchina che aveva notato poco lontano, accogliendola nel calore sempre presente del suo abbraccio non appena si sistemò sulle sue gambe. Era così bella Sam, indossava un'espressione così pacifica e felice che Adam si ripromise di impegnarsi con tutto se stesso affinchè potesse sempre ammirarla sul suo splendido volto. Lasciando che quasi si raggomitolasse su di sè, Adam strinse Sam tra le braccia, portando una mano ad accarezzarle delicatamente i capelli, chinando il capo per immergervi il naso ed inalare il loro odore ad occhi socchiusi. Avrebbe riconosciuto Sam ovunque, la sentiva nella mente, nel cuore, sotto le mani, e quel continuo riconoscersi e scegliersi non faceva che confermare di essere capitato tra le braccia della persona giusta. -E’ stata una serata splendida. - Nel continuare ad accarezzarli con dolcezza, Adam posò un bacio tra i capelli di Sam, annuendo con lentezza alle sue parole. Anche per me, perchè ci sei tu. Mormorò lui con decisione in risposta, lanciandole un'occhiatina un po' più vigile solo per assicurarsi che stesse bene dopo aver bevuto una quantità un po' troppo importante di punch, prima di lasciare un altro bacio, ora sulla sua fronte e poi al centro della sua guancia un paio di volte. -Sembra tutto così giusto e naturale che mi chiedo perché io mi sia posta tutti quei dubbi. - Prendendo un respiro un po' più ampio mentre teneva Sam stretta a sè, Adam la attirò al proprio corpo un po' di più, rassicurandola già nel linguaggio silenzioso racchiuso tra le sue braccia. E' naturale anche avere paura.. Hai fatto bene a seguire il tuo istinto, ci ha portati fino a qui. Ed ora siamo insieme. Confermò Adam placidamente, continuando senza cessare neanche un secondo a dedicare tenerezze a Sam, offrendole baci e carezze senza mai lasciarla andare. -Vorrei che questa serata non finisse mai. - Spostando quindi le braccia attorno alle spalle e alla giuntura delle gambe di Sam, Adam la sollevò con lentezza senza alcuno sforzo, stringendola a sè nel prenderla in braccio. Allora non facciamola finire. Asserì lui alzandosi con calma dalla panchina, sorreggendo la compagna tra le braccia in una stretta salda e gentile. Potresti stare a casa da me stanotte, ti andrebbe? Domandò rilassato Adam, sapendo che sarebbero stati l'uno il porto sicuro dell'altra, pronti a passare insieme un San Valentino memorabile. Si sarebbe preso cura di Sam, avrebbero passato non solo quella sera ma tutti gli altri giorni avvenire intrecciati in un amore sano, forte e profondo, ogni giorno sempre più solido sino a diventare indissolubile. Ottenuta quindi una risposta dalla compagna, Adam si avviò nuovamente verso l'interno della scuola, per proporre anche ad Ivar e Fae di ritornare a casa, lasciando tutti insieme la festa per proseguire con le loro serate. Non lasciò però Sam neanche un secondo, tenendola sempre tra le braccia, e prima di rientrare nella palestra dalle luci soffuse, Adam si avvicinò un'altra volta alla compagna, strofinando appena il naso contro il suo prima di schiudere le labbra contro le sue in un lungo bacio, impaziente di lasciarne ancora un'infinità su quelle labbra dolci e soffici. Ti amo, Sam.
     
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