-
+1
.Banchan, Ristorante coreano - Sera
My heart is sure to follow over here.
You can see much clearer what you wanted was
always only what we neededEra stata una giornata decisamente pesante quella. Aveva la consegna di alcune tavole per le nove della mattina successiva, ora giapponese, ed era ancora in alto mare. Certo avere Netflix aperto sulla tv che riproduceva la nuova serie tv che aveva da poco scoperto non era di certo il massimo per la sua concentrazione. Distrattamente, Shigeharu pigiò il tasto di blocco del proprio smartphone per leggervi l’ora. 21:34. Strabuzzò gli occhi e raddrizzò il busto sullo schienale della sedia, allungando le mani verso l’alto per stiracchiarsi.
“Cavolo, è già così tardi?! Credevo fossero ancora le sette e mezza!” pensò, mentre il suo stomaco protestò sonoramente. Aveva “pranzato” con due cracker e un the verde freddo in tarda mattinata prima di buttarsi a capofitto nel lavoro, non era strano per Shige avere poco appetito e tanta voglia di mettersi a sognare ad occhi aperti e disegnarli. Era sempre stato così: quando si perdeva via a fantasticare, a creare gli storyboard dei suoi progetti, perdeva anche la cognizione del tempo, tempo che si annullava in automatico quando gli occhi cominciavano a guizzare frenetici sul foglio bianco. Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, tenendo nella mano il pennino dell’Ipad e si spaparanzò contro lo schienale della sedia, tirando un lungo e profondo sospiro. Minuti di silenzio in cui Shige si era fermato a contemplare un punto indefinito davanti a sé, pensando a cosa fare dal momento in cui si avesse chiuso tutto e si fosse alzato dalla sedia. Socchiuse gli occhi buttando indietro la testa quando realizzò che il frigorifero era tristemente vuoto, imprecando fra i denti nella propria lingua madre. Si era dimenticato di andare a fare la spesa quella mattina, si era alzato tardi dopo aver fatto le ore piccole la notte precedente e una volta sveglio si era rimesso subito al lavoro, tutto preso dall’ansia per la consegna, senza guardare in faccia a niente o a nessuno.
Fu proprio in quel momento che il suo stomaco si fece sentire, gorgogliando sonoramente offeso dal fatto che Shige avesse bellamente sminuito i suoi bisogni primari.
Potrei andare a fare un giro in centro.. Non ho ancora girato granché la città da quando sono tornato. pensò pochi istanti prima di alzarsi e andare a prepararsi per uscire. Non che l’aspettasse chissà quale serata impegnativa, usciva solo ed esclusivamente per procacciarsi del cibo, da bravo giovane adulto maschiosquatrinato e disperatoindipendente e single. Si infilò l’impermeabile scuro e prese la borsa di tela, uscendo dall’appartamento e avventurandosi per le strade del centro, curioso di scoprire, ancora una volta, quel luogo.***
La sua scelta sarebbe probabilmente risultata banale agli occhi di una qualsiasi persona che lo avesse incrociato nel momento in cui varcava la soglia dell’unico ristorante coreano della zona. Non comprendeva bene la ragione ma l’insegna del locale gli dava un senso di familiarità, e non per il fatto che era la cosa più vicina alla sua cultura che ci fosse in quel luogo. Varcò l’ingresso del ristorante e si guardò attorno un po’ smarrito, cercando un tavolo libero dove sedersi e aspettare che un cameriere gli portasse il menù.
Chissà se servono dello yakiniku… si chiese, lanciando occhiate ai tavoli vicino al suo, sperando di ritrovare le tipiche piastre su si faceva grigliare la carne. La carne alla griglia alla coreana era uno dei suoi piatti preferiti e sperava davvero che il menù lo prevedesse. Gli mancava così tanto la cucina asiatica e cercare di prepararla a casa era davvero difficile per via della scarsa reperibilità degli ingredienti. Sospirò speranzoso, non vedeva l’ora di leggere l’offerta di quel ristorante. Sulla porta c’era scritto “Cucina tipica a conduzione familiare” dopotutto!
Edited by ;enishi - 3/7/2020, 17:31.
Taste has a memory... MabyeShige&Hobi - Ristorante coreano |
