could've fallen but we only grew so i made my house a home with you

Jimin & Yoongi - high school musical? 4 ever

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  1. Kagura`
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    I used to hear a simple song
    That was until you came along
    You took my broken melody
    And now, I hear a symphony

    Hyung... Ogni volta che si cammina si può cadere e ci si può fare male. Per questo gli esseri umani smettono di muoversi? Si va avanti, sempre. Allora... restiamo insieme. Lo fissò a lungo, cercando di imprimere quelle parole nella propria memoria. Yoongi apprezzava l'entusiasmo dell'altro e voleva affidarsi a lui, impegnandosi per andare contro ogni piccola voce che, anche in quei momenti, stava cercando di annichilire il sentimento per Jimin che, per quanto inesperto, era sbocciato ed aveva impiantato con coraggio le proprie radici nel corpo di Yoongi. Per quanto fosse convinto delle proprie azioni, sapeva che ci sarebbe voluto del tempo, e delle istruzioni in più, così come l'acquisto di nuovi strumenti per poter permettere a quella relazione tanto preziosa di continuare a crescere: avrebbe fatto del suo meglio per sé e per Jimin. Per il momento, tutto ciò che gli sembrò importante era il raggiungere le labbra di Jimin e, ben presto, i desideri di entrambi vennero facilmente soddisfatti. Per quanto avesse considerato da sempre i contatti con Jimin altamente piacevoli e confortanti, solo in quel momento gli parve legittimo l'incontro tra la bocca del più giovane e la sua. Ovviamente un velo d'imbarazzo fu incredibilmente rapido nel raggiungere le guance di Yoongi ma, trasportato dalla dolcezza e il bisogno che Jimin fu in grado di comunicargli attraverso i suoi baci e le sue carezze, il maggiore parve sentirsi finalmente in pace con se stesso: non aveva bisogno di combattere le macchinazioni che normalmente l'avrebbero assalito una volta giunto tanto vicino a Jimin, né avvertiva la preoccupazione ricordargli quanto sbagliato fosse tutto ciò che gli pareva più consono e spontaneo. Non doveva più nascondersi tra nubi di movimenti tentati e confusi come la serata che avevano passato insieme, dopo il compleanno di Jimin, oppure dietro giustificazioni che additavano l'istinto, come aveva fatto la notte di Halloween. In quel momento Yoongi era presente, ed era estremamente contento - per quanto impacciato - di poter condividere con Jimin lo scivolio morbido delle labbra di entrambi; assecondò le richieste di Jimin quanto prima e, stringendosi di più a lui, vibrò di gioia sotto ogni piccola carezza, ricambiandole come meglio riuscì.
    Hyung- Mmm... Allora vuoi dire che... Adesso sei ufficialmente il mio ragazzo? Stupito dal cambio di prospettiva, Yoongi allargò leggermente gli occhi e si lasciò scappare un singulto sorpreso. Non aveva alcuna intenzione di ignorare la domanda di Jimin, soprattutto perché il più giovane non lo stava affatto interrogando, dato che era stato Yoongi, con le sue stesse parole, a lasciare intendere le intenzioni che aveva celato fino a quel momento. Voglio solo stare con te. Deglutì velocemente, appoggiando i gomiti ai lati del viso di Jimin e guardandolo con una serietà che pareva stonare con l'espressione felice del più giovane, ma non per questo meno emozionata. Yoongi avvertì per qualche secondo il respiro mancargli, le mani farsi più umide, ma la vicinanza a Jimin, così come le sue attenzioni, lo stavano aiutando a calmarsi tanto quanto lo agitavano. Immaginò si trattasse di una concitazione positiva. Sì... uhm, e tu il mio... il mio ragazzo? Esalò con un filo di voce, cercando di riprendere il possesso della propria espressione prima che potesse essere frainteso da Jimin. Si lasciò andare, facendo adagiare il corpo al suo, nascondendosi dal suo sguardo per qualche secondo pur godendo dei contatti fra le loro guance. Il mio hyung. Yoongi sbuffò un sospiro imbarazzato, avvertendo il viso farsi sempre più caldo. Non riuscì a trovare una risposta al perché si sentisse tanto sopraffatto dalla situazione: forse aveva trascorso troppo tempo al di fuori della propria zona di conforto, ammettendo a Jimin ciò che aveva nascosto per lungo tempo. Eppure quel sentimento che traboccava dai propri confini non lo preoccupava affatto. O-oh, non dire così. Mormorò, non volendo davvero uccidere l'entusiasmo di Jimin, e non potendo celare il piacere che aveva generato in lui la consapevolezza di essere l'unico hyung per l'altro- e, soprattutto, il suo ragazzo. Prima che potesse lamentarsi nuovamente, pur non avendo la minima intenzione di districare il loro abbraccio, Yoongi venne raggiungo dallo schiocco delle labbra di Jimin sulla propria guancia e poi, da un'offerta che parve interessare molto il più grande. Dovremmo fare una vacanza insieme, quando ne avremo la possibilità, che ne pensi? Dovremmo... Stare insieme per un po', solo io e te, senza impegni e senza doverci preoccupare di niente. La gola di Yoongi vibrò in un mormorio compiaciuto e partecipe, e si limitò ad annuire, nascondendosi ancor di più nell'incavo del collo del più giovane. Una vacanza... romantica. Sussurrò infine, pieno di imbarazzata emozione, pronto a cercare le migliori soluzioni non appena l'altro fosse tornato a casa sua; il pensiero lo intristì un po', per questo decise di scacciarlo quanto prima dalla mente, aiutato dai movimenti di Jimin che, dopo qualche momento d'attesa, fece sì che entrambi si trovassero di nuovo in piedi.
    Vuoi ballare con me, hyung? Alla domanda emozionata dell'altro Yoongi semplicemente si trovò ad annuire, proprio mentre le labbra si schiudevano per poter far evadere un solo piccolo sussurro che, dal tono divertito, andò a piegare l'espressione del più grande in un sorrisetto. Ma non c'è musica... Commentò, intenerito, pronto ad unirsi in quel ballo a due del tutto improvvisato. Immaginò che non sarebbe stato male, in futuro, muoversi insieme a Jimin accompagnati da una melodia che avrebbe composto lui stesso. Sarebbe stato inutile provare a nascondere l'infinito affetto che provava per l'altro in un momento come quello e lo guardò brevemente negli occhi, oltrepassando non senza fatica la propria timidezza. Ben presto si trovarono di nuovo uno di fronte all'altro e Yoongi abbracciò Jimin di rimando, arrivando con le mani dietro la sua nuca ed accarezzando delicatamente gli spazi fra le sue ciocche e la pelle del collo. Sai, hyung. A quel richiamo il maggiore alzò gli occhi ma non riuscì a non arrossire, sperando che quel colorito più roseo potesse passare inosservato allo sguardo dell'altro. Io e Hobi avevamo pensato a quel ballo per via delle nostre origini e perchè parlava di un amore eterno, potentissimo ma distante. Alla fine della storia, le due stelle Kyonyu e Jingyuo non si sono più potute riabbracciare, perchè avevano entrambe perso il loro appuntamento, l'unico giorno che avrebbero potuto avere per incontrarsi di nuovo. Mentre Yoongi si lasciava cullare dai movimenti dell'altro, pronto ad incontrare la sua mano, immaginò di poter iniziare ad avvertire una lontanissima musica raggiungerli. Yoongi credeva di riconoscerne qualche elemento. Iniziò dallo zampillio dell'acqua di un fiume che li aveva tenuti lontani per troppo tempo, ma che li aveva resi più uniti nell'attesa, seguendoli con lo sguardo placido ed argenteo durante la loro crescita che si sarebbe rivelata divisa solo nell'apparenza. Subito dopo gli parve di udire un gentile battito di ali che, avvicinandosi e crescendo, divenne un fragoroso applauso di salvezza e splendore, tanto da asciugare le lacrime che si erano generate sulle rime degli occhi di Yoongi. Prima che egli potesse aumentare il volume del fiume con il suo pianto, lo stormo di gazze e corvi mostrò al giovane la propria schiena, trasformandosi come per magia in una scia di ciottoli lucenti. Pur sorpreso e spaventato, Yoongi passò con gran fretta su quel percorso, mentre il battito dei passi si univa a quello del cuore. Infine, spalancò le braccia e si trovò dall'altra parte, fra il dolce abbraccio di Jimin. Noi invece ci siamo riusciti, hyung. Il bacio di Jimin, pur riportandolo alla realtà, non lo strappò via dall'incanto; forse Jimin non avrebbe capito perché l'espressione di Yoongi si fosse a tal punto riempita di gioia ma sperò che potesse sentire proprio come lui la melodia che li circondava. E così Yoongi appoggiò il viso a quello dell'altro, facendo combaciare la guancia con la sua, facendosi quanto più possibile vicino. Già. Penserò a te quando danzerò quella storia, l'ho sempre fatto… è perchè ho sempre immaginato un finale migliore. Yoongi gli sorrise, contento di aver potuto cambiare il finale della loro leggenda.
    Solo dopo del tempo, quando i due furono (parzialmente) soddisfatti delle tenerezze che decisero di regalarsi a vicenda, allora a malincuore si separarono per poter recuperare la cena accuratamente scelta qualche tempo prima. Yoongi fu ben felice di mettere sotto i denti del delizioso bulgogi ma, ancor di più, di tenere la mano di Jimin e di vederlo mangiare al suo fianco, ormai incapace di distinguere se il rossore sotto le guance fosse dovuto ai residui del pianto o della frizzante emozione che li aveva abbracciati, costringendoli a farsi sempre più vicini. Sapeva bene di essere sdolcinato, e di continuare ad essere scoperto a rubare dei furtivi sguardi a Jimin mentre l'altro era impegnato a fare altro, ma si abbandonò ad ogni sospiro più innamorato e sorrisetto inebetito: erano anni che non si immergeva in acque a tal punto dolci. Dopo aver chiacchierato ed essersi scambiati un'innumerevole quantità di baci, i due trovarono il tempo di battibeccare come loro solito e di costringere Yoongi a indossare nuovamente la maglia che Jimin aveva recuperato dalla scatola dei ricordi. Per via delle spalle larghe e del fisico cambiato dalla pubertà (ormai un ricordo lontano), la maglietta si trasformò in un crop top striminzito che lasciava scoperto l'addome magro, pallido e punteggiato da qualche pelo del più grande. È... parte del rito di passaggio. Yoongi proferì, serissimo. Nonostante le grosse risate di Jimin, la maglietta venne mantenuta per (quasi) tutta la nottata, indossata con espressione stoica e fervente determinazione da parte del più grande che, disteso accanto a Jimin a sfogliare uno dei tankobon di One Piece, credeva finalmente di aver trovato il proprio posto nel mondo.

    non è vero i'm a weeb u know la vera inspo è
     
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6 replies since 8/12/2020, 22:33   221 views
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