✨🎃Halloween 2021 ad Hogwarts!🎃✨

Evento di Halloween del Forum!

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  1. Kagura`
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    Nel rispetto di tutti i lettori si avvisa che da questo punto in poi sono presenti tematiche di: [immagini disturbanti]. Ricordiamo che si tratta di un'opera immaginaria, frutto della fantasia di chi scrive e che non mira a danneggiare nessuno nello specifico. Le azioni descritte non sono ad ogni modo condonate e sono diretta responsabilità creativa di chi ha realizzato tali contenuti.

    PETRA & EIRA


    Waiting in the car. Waiting for the ride in the dark. At night the city grows. Look at the horizon glow. Nonostante la musica altissima avesse riempito l'abitacolo della vecchia macchina di Helena, le tre ragazze che stavano viaggiando ad una certa velocità, incitate da quel ritmo, non sembravano affatto disturbate dal baccano. Le dita di Petra raggiunsero la rotellina del volume, sostituita da tempo da un tappo in plastica recuperato chissà dove, ma un tsk insoddisfatto fu l'unica reazione della giovane strega: avevano già raggiunto il volume massimo. "Helena-" Stava per iniziare a prenderla in giro, con un sogghigno divertito e malizioso, quando l'altra strega la fulminò con lo sguardo. Petra si fece più piccola nel suo posto, continuando a ridacchiare: incredibile come lo sguardo focoso di Helena avesse attraversato perfino gli occhiali da sole che aveva su. Fuori era buio e si stavano dirigendo verso Hogwarts per festeggiare Halloween. Da quando le due amiche, Helena e Klara, avevano lasciato Hogwarts, rimanere a scuola era una vera agonia per lei. "Hai i soldi per la benzina? Hai i soldi per una radio nuova?" Petra le rivolse una linguaccia divertita infine, mentre Klara si faceva spazio tra i due posti anteriori in modo da poter indicare ad Helena un posto dove mollare quel barattolo volante che le aveva trasportate fino a destinazione - incredibilmente sane e salve. Non restava altro che raggiungere la sala allestita per il ballo senza perdersi fra le scale che continuavano a muoversi e, in quei momenti, animate dallo scalpiccio e dal chiacchiericcio di persone mai viste tra le mura della scuola.
    Sapeva che le avrebbe perse ben presto, ma cercò di rimanere in compagnia delle amiche quanto più possibile, anche dopo essere passata sotto la larga falda del cappello parlante. Poco prima di lei una donna molto elegante e fine, decisamente dal portamento e stile molto lontano al suo, aveva fatto scivolare il cappello sulla sua testa solo per venir proclamata Tassorosso. Rimase per qualche secondo imbambolata a guardarla, ma presto tornò con la testa all'enorme sala da ballo. "Ah, amico, andiamo, mi conosci già!" Si era lamentata mentre saliva comunque sullo sgabello, osservata da Helena e Klara che le avevano mantenuto il drink così da poterle fare una foto, super intenerite, come una coppia di novelle mamme. "Cara Petra... sei una strega giovane e brillante, con tante energie e piena di coraggio... io ti smisto in..." Petra fece roteare gli occhi, divertita da quella tiritera che aveva già effettuato anni fa, chiedendosi davvero dove il cappello parlante vedesse tutto quel coraggio. "Grifondoro~" Dissero insieme e Petra sbuffò verso la falda del cappello, ricevendo una serie di borbottii un po' offesi dal povero cappello. Se avesse avuto davvero il coraggio di cui parlava il cappello si sarebbe comunque trovata in quella situazione? Scrollando le spalle mentre ridacchiava, Petra si ricongiunse alle amiche in fretta, pronta a ballare con loro sulle note delle Sorelle Stravagarie. Inutile a dirsi, non fece altro che cercare con gli occhi cerulei una figura in particolare, stupendosi di trovarla poco dopo tra la folla, in compagnia della stessa donna che Petra aveva notato prima. Un certo senso di fastidio iniziò ad impossessarsi di lei e, dopo essersi fatta ripetere per cinque volte la stessa frase da parte di Klara, senza sentirla davvero nemmeno una volta, i piedi quasi automaticamente iniziarono a camminare in direzione di Eira.
    I want to hold you close. Skin pressed against me tight. Lie still, and close your eyes girl. So lovely, it feels so right. L'altra strega era a pochissimi metri da lei e Petra la stava osservando al di là della marea di corpi che, muovendosi a ritmo della musica, oscuravano e mostravano ad intermittenza la visione della grifondoro: sarebbe stata in grado di avvicinarsi? "Scusate, con permesso..." Continuava a dire, sgomitando fra la folla. La donna elegante e bionda si era finalmente allontanata e, ora con tutta l'intenzione di rovinare la serata all'altra strega, Petra si stava avvicinando ad Eira: era facile ignorare l'emozione e le gote farsi più rosse quando quello che continuava a ripetersi era quanto poco sopportasse la serpeverde. "Dolcetto o scherzetto?" Le domandò, guardandola per qualche secondo con malizia, fermandosi davanti a lei. Petra era davvero terrificata: non aveva idea di come comportarsi di fronte a Eira. Sapeva che, come al solito, avrebbe agito in modo talmente confuso da essere fraintesa dall'altra strega e, infatti, un sorrisetto antipatico e sghembo si disegnò sulle labbra piene di Petra mentre allungava le dita esitanti verso di lei.
    "Stai..." Iniziò, esitante, raccogliendo una parte del delicato colletto di Eira, passando il tessuto fra i polpastrelli e non potendo ignorare la piacevole sensazione che si era appollaiata nel suo stomaco. Stai benissimo. La vicinanza con Eira non la faceva ragionare. "Sembri stupida vestita così." Borbottò, corrugando le sopracciglia e ritirando la mano velocemente, come scottata da quei pensieri che aveva sempre cercato di eliminare dalla sua testa. Tuttavia Petra non si ritirò del tutto, istigata dalla volontà di raccogliere tutte le attenzioni di Eira prima che questa la scacciasse via o la ignorasse- insomma, insultarla ancor prima di salutarla non avrebbe mai funzionato come biglietto da visita. "Ma sarò brava. Posso aiutarti..." Aggiunse poco dopo cantilenante, lanciandole un occhiolino e raggiungendo con le dita il polso alabastrino della giovane, alzandolo al di sopra del suo capo in modo da farle effettuare una giravolta su se stessa. Quindi, una volta che furono di nuovo l'una di fronte all'altra, raggiunse i folti capelli di Eira con l'altra mano, sfilandole dall'acconciatura quello che sembrava un preziosissimo fermacapelli, uno spillone. In fondo, Petra preferiva vedere i lunghi capelli corvini di Eira fluire liberamente, in modo da permetterle di immaginare come sarebbe stato immergersi in quella massa tanto oscura quanto attraente fino a sparire del tutto, rimanerci intrecciata senza avere alcuna via di fuga.
    On the first day of Halloween, my enemy and me, dueled in the moonlight, flesh in my teeth. "Ma solo se riesci a riprendere questo... credi di farcela, eh, Eira?" Il nome della giovane strega scivolò via dalle labbra di Petra con disinvoltura, bruciandole però le labbra. Le sventolò per qualche secondo lo spillone davanti il viso e quindi le voltò le spalle, pronta a sfuggire alle mani di Eira, credendo così di potersi anche allontanare dai sentimenti discordanti e confusi che la spingevano verso l'altra ragazza. Iniziò a ridere spensierata, abbandonando prima la Sala Grande e poi perdendosi negli intricati corridoi del castello, facendo sempre attenzione a non perdere di vista Eira. I piedi di Petra si muovevano velocemente sul pavimento antico e lustro della scuola, permettendosi ciò che normalmente sarebbe stato ripreso dalla voce severa di qualche Prefetto o - nei casi peggiori - da qualche docente. Tenendo fra le dita il prezioso spillone, uno stupido pretesto per iniziare quel gioco con l'altra strega, Petra continuava a girare il volto verso le sue spalle, ridendo e godendo dell'aria fredda che si infrangeva contro il viso. Fredda, sempre più fredda. All'improvviso la corsa si arrestò, nel bel mezzo di un lungo e buio corridoio: com'era finita lì? Sperava di poter raggiungere i dormitori dei Serpeverde, ma doveva aver sbagliato strada. Tuttavia la corsa venne arrestata non da Petra stessa. Che ci faceva una persona nel bel mezzo di quel corridoio?
    Don't wake the beast, she likes to eat. Blueberry sweet, all Hallow's Eve. Petra era abituata a posare lo sguardo sugli spettri che aleggiavano per il castello, ma non credeva di essere di fronte ad un fantasma. Interdetta per via della presenza di quella sagoma opalescente, ferma nel bel mezzo del corridoio, Petra si fermò del tutto. "Si è persa? La Sala Grande è parecchio distante da qui..." Provò, con il respiro intaccato dalla corsa e il petto che si alzava ed abbassava velocemente. Petra si passò una mano fra la frangia bionda, cacciando via dalla fronte un po' di sudore, ma non ottenne alcuna risposta. "Non credo... non credo che possa stare qui, se è un'ospite." Aggiunse, provando a stringere gli occhi in modo da osservarla meglio. Aveva un'acconciatura intricata, somigliava a quella di certe parrucche che aveva adocchiato qua e là fra i quadri del castello, e indossava un enorme abito bianco, con dei guanti che le coprivano interamente le braccia. Prima che Petra potesse tornare a parlare, facendosi più incalzante, la donna si pronunciò. "Io..." La voce era del tutto assente, eppure Petra riuscì a sentirla mentre veniva sputata fuori dal corpo come un ultimo sussurro gelido. La strega tornò a rabbrividire, deglutendo e stringendo di più la presa sullo spillone. "Non trovo più... la strada..." Quando ultimò le parole, la donna alzò le mani per calarsi sul viso una benda - anch'essa bianca, purissima. Il tessuto mostrò a Petra ciò che mancava, terrorizzandola e costringendola a non distogliere lo sguardo: due antri oscuri, cavi e vacui, avevano sostituito gli occhi della donna. "Prestami... i tuoi..." Il viso iniziò a bagnarsi di un liquido nero che scorreva direttamente da quelle due ferite fino a quel momento ignote agli occhi di Petra. Plick, plick, plick. Ogni goccia che si incontrava con il pavimento effettuava una potentissima fibrillazione sul cuore di Petra: la creatura si stava avvicinando e la giovane strega non le avrebbe permesso di farle del male- di fare del male ad Eira, di cui sentiva i passi farsi sempre più vicini. Era arrivato il tempo di agire, ed in fretta. Immediatamente Petra si girò, rischiando persino di cadere a terra, sfiorando per qualche attimo con le mani il pavimento ma rimettendosi velocemente in piedi. Quando raggiunse Eira si aggrappò a lei, trascinandola via in modo da interrompere la sua corsa e farle cambiare addirittura direzione. "Eira, Eira! Scusa, scusa, corri! CORRI! Sono- sono io la stupida!"

    Grazie per la proroga! Cercherò di postare Joon in questi giorni! 😭
     
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