Coquille

Coco x Naavke

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    † Primavera 2020 †

    L'avvampare della fiamma che quasi lambiva le mani di Naavke prendeva forme diverse man mano che i suoi pensieri si trasformavano in vere e proprie immagini davanti ai suoi occhi. Si ricordò di quando aveva raccolto sua figlia tra le braccia, proteggendola come molte volte aveva fatto prima d'allora, ed aveva capito immediatamente che qualcosa in lei sarebbe cambiato per sempre. Avvenimenti straordinari persino per la cittadina di Besaid avevano intessuto nella pelle e nella memoria di Coco una trama sinistra, profonda e potente, che certamente avrebbe infestato i suoi ricordi a lungo. Poche volte in vita sua Naakve aveva provato paura, ed ancor meno quella di poter fallire, ma mentre ricordava nitidamente il respiro spezzato di Coco contro di sè, le sue lacrime calde e vive e le sue parole appena mormorate, sentì di aver realmente rischiato di vedere il suo corpo privo di sensi, esanime davanti a se' per colpa di quella stessa città che li aveva creati tutti. Come mai proprio quelle vittime? Come mai proprio allora? Nelle settimane successive, Naavke non si era dato pace - la città sembrava essersi animata e risvegliata di vita propria per infliggere enormi dolori, e Naavke si ripromise che avrebbe scoperto che cosa stesse accadendo, per sua figlia ma anche per tutti coloro che riponevano la loro fiducia in lui. Come Cassandra per Eyr, Coco aveva sempre trovato in lui un punto di riferimento, qualcuno capace di confortarla nei momenti più difficili. Stavolta però, le rivelazioni di Coco avevano chiuso Naavke in un silenzio meditativo. Era certo che il trauma subito l'avesse dilaniata, e per quanto avesse combattuto con forza e fierezza come una perfetta Evjen, avvenimenti del genere non possono che lasciare un segno nell'animo. Specialmente perchè Coco aveva dovuto fare i conti anche con il suo cuore. Certo Naavke non si era mai intromesso negli affari della figlia, ma era consapevole abbastanza da sapere che tra lei e Roy si era sviluppato un sentimento riconoscibile e che, in una situazione come quella appena affrontata, un amore simile sarebbe esploso come una nube atomica nelle vite di entrambi.
    Avrebbero dovuto guarire, e l'avrebbero fatto insieme, forse. Questo Naavke non lo sapeva, ma era certo che Coco avrebbe preso tutte le decisioni più giuste per se stessa. A suo modo amava sua figlia, e non avrebbe voluto vederla soffrire ancora, in particolar modo per non compromettere la sua vita ed anche l'operato di Libra. Tensioni più potenti di quelle di un'unica faiglia si annidavano a Besaid, e Naavke voleva essere pronto per eventuali problemi, le cui ombre poteva scorgere facilmente all'orizzonte. Si trovava stranamente a suo agio con il fuoco che gli sfiorava le dita, abituato ad abitare quello spazio tra il dolore piu' atroce e la salvezza, e sarebbe rimasto in quel limbo pericolosissimo per sempre per i suoi figli, anche a costo di far loro del male per il loro stesso bene. Hai fame? È quasi pronto. Non sollevò lo sguardo dai fornelli, eppure potè chiaramente percepire Coco farsi avanti in cucina. In qualche maniera, Naavke utilizzava il cibo non solo per trasmettere il suo potere e la sua sofisticatezza agli altri, ma in modo più astratto e viscerale anche il suo amore. Dunque posò con cura ogni singolo elemento sui piatti, sollevando lo sguardo in quello della figlia solo dopo che ebbe terminato il suo preciso lavorio. Prendo un bicchiere anche per te, non si sa mai. Il tintinnio leggero del vetro venne subito seguito dallo stappo di una bottiglia di Montrachet Grand Cru, un bianco pregiatissimo che Naavke fece scorrere senza alcun riserbo in ognuno dei calici. Solo il meglio per la sua famiglia. Solo dopo si avvicinò a tavola ed a Coco, studiando l'espressione del suo viso mentre posava il primo piatto che aveva preparato davanti a lei. Si trattava di un antipasto leggerissimo, un sashimi misto di gamberi rossi, salmone e ricciola conditi semplicemente con salsa di soia e con una mousse alcolica ad accompagnarlo. Vuoi che ti dica cos'è o preferisci iniziare subito? In ogni caso, spero che ti piaccia. La voce di Naavke era tranquilla, solida e rassicurante come sempre, e nell'accomodarsi di fronte a sua figlia riconobbe delle emozioni che aveva potuto scorgere anche al museo, in tutte le volte che Coco al Centro Icarus sfuggiva dai suoi stessi poteri e, di conseguenza, dal testare quelli degli altri. Raccolse quindi le bacchette che aveva posato a tavola insieme alle altre posate e restò in silenzio, soppesando anche quello in compagnia di Coco. Voleva lasciarle lo spazio necessario a farla sentire a suo agio, convinto che farle pressioni sui suoi sentimenti si sarebbe rivelato controproducente. Iniziarono così il pasto, e solo dopo che ebbe portato alla figlia un'altra delle sue pietanze preferite, Naavke riprese a parlare, sfiorando appena argomenti delicati che non voleva scuotessero troppo Coco. Ne aveva passate sin troppe per essere vessata da anche dalle parole di suo padre. Pugnalò quindi quei prelibatissimi tagliolini all'astice con la forchetta, e dopo il primo boccone ed un altro po' di vino si fece avanti sino a sfiorare col petto il bordo del tavolo, come a tendersi verso la figlia. Sai che puoi dirmi tutto, non è vero? Vedo nei tuoi occhi la stessa paura che nutrivi da bambina, appena ti accogliemmo qui da noi. La vedo e la sento anch'io sin nelle ossa, come fosse mia. Posso fare qualcosa per aiutarti ad affrontarla?
     
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