Proprio Tu!

Libera

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    .

    Group
    Member
    Posts
    39
    Reputation
    +22

    Status
    Offline
    Tu!
    Proprio tu! Dico a te!
    Oggi non ti senti fortunato?

    Sentirsi additato da un omaccione di oltre un metro ed ottanta, muscoloso, con una voce cavernosa, che ti cerca quasi di trafiggere con il suo indice, mentre con l'altra mano stringe una pinta di ipa mezza vuota (compagna di altre quattro svuotate sul bancone), mentre tu passeggi mano nella mano con la bionda di turno e pensi solo ad una cosa...non deve essere proprio piacevole.
    Sei fortunato che non ti spacco la faccia
    Burbero riflette mentre il ragazzetto di poco meno di vent'anni si allontana rapidamente dal suo dito indice e disegna una curva parabolica per star più lontano possibile dal suo banchetto. In cambio, però, l'inglese si guadagna una lunga ed interessata occhiata da parte della bionda che accompagna il ragazzo. Le regala il più sincero dei sorrisi. Se non potrà avere i suoi soldi, almeno gli rovinerà la serata. A volte anche la carne ha bisogno di essere sfamata, un appetito basilare a cui deve dar conto, prima o poi. Non può vestire il lutto per sempre e la carne è carne. Non cerca nulla di diverso da uno spuntino occasionale per placare il proprio languore consapevole che la portata principale, ormai, è passata e non può essere nuovamente consumata.
    Come sempre, ossessivamente, il pensiero torna a galleggiare verso Amelia, trascinando lo sguardo a perdersi nelle venature scheggiate del legno del bancone del tiro a segno che stasera dirige. Si tratta di un tristissimo bancone di legno su cui giacciono pile di palline gialle, a circa cinque metri di distanza una parete è tapezzata con un raso blu notte su cui si muovono dei cerchi colorati manovrati instancabilmente da un meccanismo disegnando ora forme geometriche, ora zigzag errabondi. Ovviamente c'è il barbatrucco, la maggior parte dei cerchi erranti è di dimensioni troppo piccole rispetto le sfere gialle o presenta piccole deformità che rendono praticamente impossibile riuscire nell'impresa di attraversare il cerchio. Poco più in là una bacheca ospita i premi ambiti per gli improbabili vincitori: il modellino di una twingo, un casio ed ancora una serie di ninnoli luccicanti e di cattivo gusto più o meno variegati; si, ci sono anche i peluches, anche quello del gatto che vomita arcobaleni.
    I vapori dell'alcol e del lercio che intarsiano il bancone come fossero un antico mosaico, trascinano i ricordi di Klaus a quella serata in cui con Amelia finirono a mangiare aringa guasta in una bettola del porto di Bergen. Ricorda ancora i dolori che li accompagnarano per i giorni a seguire. Ricorda ancora quella sensazione di bile in bocca, eppure associa a quel sapore un miele panaceo, perchè quella fugace malattia costringe Amelia a Bergen ben quattro giorni. Il più lungo periodo che abbiano mai trascorso insieme.
    Annega il ricordo in una lunga sorsata di ipa, svuotando il quinto boccale della serata. Di questo passo raggiungerà la doppia cifra ancora prima della mezzanotte. La schiuma erborinata scoppietta nella barba biondastra, mentre la manica bianca della camicia viene utilizzata come il più raffinato dei tulle per pulire la labbra. Si da una sistemata al doppio-petto grigiastro da giostraio, con ricamato il logo del circo sulle spalle, mentre lo sguardo sottobosco si muove a captare i movimenti della folla erratica che ha di fronte.
    Cerca una nuova vittima, indiscreto indiguia su un paio di gambe lunghe, zigzaga sul tatuaggio di un ragazzo albino, glissa sul berretto rovesciato di un adolescente che avrebbe palesemente bisogno di una doccia. Se il suo scopo è quello di riempire le casse del Circo e quindi le sue, la facciata del suo mestiere gli permette anche di intessere relazioni con giovani ragazzi, grezzi diamanti che interessano la Setta. Non è molto interessato ai soldi o al dominio sulla città, piuttosto sa che includendoli nel giro, li proteggerà in qualche modo. Come non è riuscoto a fare con Amelia. La sua redenzione.
    Rutta, chiamando a sè malamente una decina di sguardi incuriositi o divertiti. Sorride stringendo il bavero del gilet e gonfiando la pancia come il clichè più noto di circense che esiste al mondo.
    Ed ora che ho la vostra attenzione.
    Perchè non mostrate le vostri doti a questa platea?

    Pungola l'ego dei passanti. Crea un cerchio di interessati. Crea un pubblico, aspettative, monta piano il senso di sfida, insolfa il gusto della vittoria e lascia pregustare gli applausi dei presenti.
    Crea il palcoscenico, il pubblico e sussurra ancora sogni di gloria e vittoria.
    Ecco la nuova vittima. Svetta ancora l'indice. Afferra una pallina gialla che già porge in avanti.
    Tu!
    Proprio tu!
     
    .
0 replies since 25/6/2023, 15:22   26 views
  Share  
.
Top
Top