Quest V : Sykdom Apocalypse

Quest nr. 5 | Besaid

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  1. BesaidHead
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    ~ Prologo ~


    C'è una domanda che, silenziosa, si è fatta spazio tra la folla. Non si sa quando è nata, non si sa da dove venga esattamente, eppure esiste. Si è moltiplicata, fatta suono, fatta visione, si è protesa in avanti e ha provato a sbirciare nel futuro cercandovi un rimedio, forse una via di fuga. Quella domanda è presente nell'aria da ore, giorni, mesi, probabilmente anche anni, ed è forse il sentiero da percorrere per sapere e conoscere, non solo il futuro e il presente, ma anche e soprattutto il passato, il tempo che questi occhi ora non hanno mai visto ma che la mentre ha solo immaginato.

    Leopardi descrisse ne "Il Sabato del Villaggio" quell'euforia crescente che, accumulatasi durante la settimana, giunge al sabato di festa per esplodere ed esaurirsi alla domenica. A quell'euforia i cittadini di Besaid ci erano sempre stati abituati, sempre pronti, soprattutto nella notte che divide il mese di Marzo da quello di Aprile, a festeggiare il vero nuovo anno cittadino, che non faceva alcuna fatica a scardinarsi dall'anno che invece, in altre parti del mondo, scattava alla fine del 31 Dicembre. Era divenuta un po' una tradizione, una legge non scritta che, al di fuori dei confini di Besaid, non aveva alcuna ragione d'esistere: e dunque, proprio entro quei confini a pochi conosciuti, la brezza di una festa dilagava silenziosa fra le strade, ai piani alti dei palazzi così come giù nei più bassi, sotterranei collegati fra di essi tramite mani, banconote, sguardi d'attenzione, cauti per non farsi acciuffare da chi quella celebrazione l'avrebbe voluta fermare, contenere.

    Ma come si fa a contenere qualcosa che viene magnetizzata a proprio piacimento da luna, sole e universo intero?
    Come si fa a contenere qualcosa il cui richiamo viene dal sottosuolo e s'infila sotto pelle e freme per scivolar via dai polpastrelli sottoforma di potere?

    Non si contiene.

    In città qualcosa sta accadendo: c'è chi girovaga nella notte con indosso vestiti di altri tempi, il ricordo di qualcosa che antenati hanno vissuto, un carnevale vichingo pregno di risate, corse, vino e idromele. In alcune piccole traverse brucia qualcosa, forse un cassonetto, forse la cicca di una sigaretta non spenta, a volte ci si sente al sicuro e altre no, sembra sia venuto a mancare l'ordine, il controllo. La musica è acustica e antica, a volte si riversa fra le strade da finestre spalancate, altre volte giunge dalla spiaggia e non c'è poi molto modo per fermarla. La luce delle fiaccole infilate nella sabbia illumina la superficie marina, le onde arancioni si muovono per mescolarsi al nero pece del fondo che non è più possibile vedere, la luna è alta in cielo e aspetta che il sole la raggiunga, come ogni anno.
    Un gruppo di individui si fa strada in città, non si fa fermare, giunge alla spiaggia insieme alla maggior parte di chi quella sera vuole festeggiare, quasi per inerzia. Alcuni del gruppo che si fa spazio fra la folla indossano lunghi abiti di lino e seta, le pelli di animali pendono sulle loro spalle; altri hanno armature, ricordano i combattenti che salpavano centinaia di anni prima per andare alla scoperta di un nuovo mondo, per conquistare territorio, potere. I volti sono ricoperti di vernice verde, neon visibile anche al buio. Sembrano venire dal passato per appropriarsi del presente e del futuro, un messaggio antico rinnovato, la prova che forse il tempo non è poi davvero una linea retta, ma un cerchio.
    Avanzano tra la folla senza disturbare ancora i festeggiamenti, si dirigono verso il più grande dei falò presenti sulla spiaggia, nell'esatto centro fra bosco, mare e rocce, il punto d'incontro fra tre angoli. Si fermano, allineandosi gli uni accanto agli altri, fila dietro fila, mentre le fiamme illuminano a stento i loro volti colorati. Un uomo avanza fra di essi, passo lento ma deciso, non affonda nella sabbia, anzi, sembra quasi vorticarci sopra senza mai sfiorarla, senza lasciare che un solo granello s'innalzi per aria al suo passaggio. Quando le sue spalle quindi sono rivolte al resto del suo gruppo, solleva le mani per mostrare il proprio volto e sfilarsi via il cappuccio di lino che, in una veste bianchissima, gli copre anche le spalle e il petto nudo ricolmo di cicatrici e tatuaggi, scritte in simboli, una lingua antica.
    Ha gli occhi chiarissimi, i capelli altrettanto corti, le sfumature di arancione che da tutto intorno dalle fiaccole s'innalzano illuminano anche lui e la nuca ora scoperta.

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    Cala il silenzio, la musica cessa di suonare, nessuno più si muove. Nell'aria c'è paura, eppure nessuno prova a scappare via. Lungo i confini della spiaggia appare una barriera luminosa che si chiude attorno alla popolazione presente e, dietro d'essa, una catena di individui incappucciati fanno da muro. L'uomo al centro della spiaggia osserva i volti di chi gli è davanti, intorno, sorride a labbra strette mentre solleva le mani verso l'alto e, mostrando i palmi, intrappola fra le proprie dita tutta l'energia che riesce a trovare all'interno di quel cerchio di poteri.
    «Avverto l'adrenalina, so che la confondete con paura.» parla per la prima volta, una voce dura, roca, forte.
    «La sento scorrere tutt'intorno, dentro e fuori, ed è un peccato tramutarla in paura, è potere continua, compiendo un passo in avanti, ora i piedi nudi affondano nella sabbia che, sotto il peso e intorno alla sua sagoma, si tinge di nero, brucia. «Sono qui per liberarvi, liberarci, da chi ci vuole assottigliare, da chi ci vuole separati.» aggiunge, guardandosi intorno. «Sono qui per voi, per renderci uno, un solo essere, il prescelto senza alcun limite, senza restrizione, il fondatore di qualcosa che un tempo già era ed ora potrebbe tornare ad essere.» continua, avanzando per avvicinarsi ai presenti e sfiorarne le spalle di alcuni con un tocco leggero della mano, i polpastrelli ruvidi sulla pelle liscia di chi lo osserva con timore. «Sono qui per impedire che ci venga vietato di viverci appieno, per impedire che ci venga vietato d'essere quello che siamo. Per mostrarvi che ad essere uniti siamo molto di più di questo...» disse fermandosi di nuovo e, dopo aver sollevato il meno e una delle mani verso l'alto, lasciò che una fiamma di un rosso acceso nascesse fra le sue dita. Le chiuse piano per far scivolare via verso l'alto la sfera di fuoco che lo seguì mentre riprendeva a camminare. Fece un giro intorno al falò per poi tornare dinnanzi ad esso e fermarsi a poca distanza dal viso di un ragazzo. L'osservò per qualche istante con estrema attenzione mentre il giovane ne ricambiava le attenzioni senza tirarsi indietro impaurito come alcuni avevano fatto fino a quel momento. «Ti unirai alla causa?» chiese l'uomo allora, avvicinandosi ancora di più al ragazzo e puntando il proprio sguardo di ghiaccio in quello più scuro dell'altro. Strinse le labbra, il giovane, un secondo prima di parlare. «Sei uno spostato...» sussurrò, e poterono udirlo tutti. Vide il suo nemico sorridere e allontanarsi di qualche passo da lui così da lasciare che la sfera di fuoco gli precipitasse addosso. Bruciò, mentre chi gli stava accanto si allontanava per non farsi colpire dalle fiamme di quel corpo. Durò qualche secondo e, del corpo del ragazzo, non restò che la stessa sabbia nera che le impronte del prescelto lasciavano ad ogni passo compiuto sulla spiaggia. «Ti unirai alla causa?» chiese dopo aver avanzato di qualche metro ed essersi fermato dinnanzi alla sagoma di una donna. Spalancò gli occhi, schiuse le labbra ma non ne uscì alcuna voce. Annuì piano, una, due volte, e l'uomo le offrì il palmo della propria mano. La accompagnò in direzione del falò dove una delle donne incappucciate l'accolse fra le proprie fila, le tinse il volto dello stesso colore del proprio e, con un solo movimento della propria mano, le cambiò il vestiario tramite la sua particolarità. «E' ora di decidere da che parte stare.» pronunciò dunque lui nuovamente rivolto alla folla. Ci fu un brusio, poi di nuovo il silenzio. Qualcuno provò a scappare cercando di superare la barriera di luce verde, senza alcun successo, ritrovandosi per terra in preda a brividi e dolore. «Avanzino tutti coloro i quali vogliono prender parte alla nascita della nuova Besaid.» urlò ancora in direzione di tutti quegli sguardi pietrificati. «Tutti quelli che vogliono stare dalla parte del potere, del giusto, di chi non accetta di esser domato.» aggiunse ancora, muovendosi nuovamente intorno e in mezzo alla folla, senza paura, senza alcun timore che qualcuno potesse anche solo provare a fermarlo. Consapevole del proprio potere.



    #indicazioni:.
    -- Nel vostro primo post potete descrivere a grandi linee la vostra partecipazione alla festa clandestina della città. Good to know: il governo e le autorità locali hanno vietato qualsiasi tipo di festeggiamento, quest'anno, in vista dei pericoli che si celano fra le strade per via dell'uomo ricercato. Quindi tenetene conto, se hanno deciso di festeggiare è perché la voce di una festa clandestina si è sparsa nell'underground e ha come punto di riferimento la spiaggia al tramonto. La voce stessa della festa è stata sparsa da un gruppo di individui di cui non si sa il nome, aka i vostri pg non sapranno chi davvero l'ha organizzata per aggirare le forze dell'ordine.
    Avete libera scelta nel decidere con chi o come arrivarci (ad esempio, potete arrivare anche con altri partecipanti alla quest, tutto a vostra discrezione!) e tenete conto che il raduno sulla spiaggia avviene a notte fonda, poco prima dell'alba.
    -- Come descritto nel masterpost, la spiaggia è animata, da un’estremo all’altro, da quella che è una mini raduno: non ci sono chioschi in legno come l'anno precedente; potrete trovare però diversi musicisti o cantastorie pronti a deliziare i partecipanti con canti di tradizione norrena e storie leggendarie; diversi piccoli falò e uno più grande nel centro della spiaggia. Il tutto è stato allestito tramito l'uso di particolarità e poco prima dell'alba; (Attenzione: le forze dell'ordine sono in giro sotto copertura)
    -- Quando l'uomo incappucciato rivela la propria sagoma, i vostri pg potrebbero avere paura ma NON saranno in grado di scappare. Nel momento in cui l'uomo solleva le mani, le particolarità verranno sottratte ai vostri PG.
    -- Quando verrà chiesto di compiere una scelta, ognuno dei vostri PG dovrà rispondere e scegliere se unirsi alla causa o meno. La scelta spetta solo ed esclusivamente a voi! Vi chiediamo di scegliere tenendo considerazione delle possibili conseguenze. (Se possibile, non comunicate a NESSUN altro Player in quest la vostra scelta prima di postare)
    -- Per il primo giro di risposte, avete la completa libertà di descrivere le reazioni dei vostri PG nel momento in cui si troveranno sulla spiaggia e, successivamente, dinanzi al "nemico". Sulla spiaggia troverete naturalmente anche gli altri partecipanti, potrete vederli chiaramente e, se vi garba, interagire come lo desiderate.
    -- Se volete, per prendere attivamente parte alle celebrazioni, come nella scorsa quest i PG hanno la possibilità di mascherarsi, indossando quindi costumi tipici che rappresentino la storia norvegese: guerrieri e guerriere, contadini e contadine, re e regine, quello che più vi garba!
    -- Vi invitiamo ad iscrivervi alla discussione per non perdere nessun post.


    #recap azioni & info utili:
    • La festa inizia il 31 Marzo, in tarda serata, sparsa fra le strade della città e quindi senza un programma preciso: festeggiare è VIETATO, ciò significa che i PG devono stare attenti a non farsi beccare dalle pattuglie di controllo;
    • Prima che albeggi sulla città, tutti i personaggi giungono sulla spiaggia (zona est), incontreranno anche gli altri PG e PNG. (vedi sopra per più infos sull'atmosfera)
    • Poco prima dell'alba appare un gruppo di individui incappucciati e la barriera verde attorno al perimetro della spiaggia.
    • Da questo momento in poi, i PG avranno modo di interagire, finalmente, con la figura che è anche la causa della caotica situazione in cui si trova Besaid e i suoi cittadini da circa un anno.

    Turni: (ATTENZIONE: per necessità di gioco, è molto probabile che questi cambieranno radicalmente di volta in volta)
    Non ci sono turni definiti a questo giro. Ciò significa che ogni utente può postare a proprio piacimento entro e non oltre il 05/06. Chi non avrà postato entro questa data, salterà automaticamente il turno.

    Qualsiasi dubbio o domanda riguardante la Quest potete porgerla in questo topic, dove troverete anche i link alle quest precedenti. - Qui invece il link al Besaid Journal con gli ultimi articoli riguardanti il "virus" e qui il link alla Pre Quest, nel caso in cui qualcuno se la sia persa.

    I dieci giorni del primo turno partono da domani, 26/05/2023 a mezzanotte.
     
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37 replies since 25/5/2023, 20:33   1730 views
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